5bf1f9e6d968b2da0aca011ceea2ae955ae40fb5

Il siero

686dc3cd0ca053cdefe06882d7c3906bb4249d5a
b20772195821df463c881d0327a66aeb1679f6ff

Il siero è la parte liquida del latte che si separa durante il processo di caseificazione.

E’ quindi un sottoprodotto del processo di produzione del formaggio e rappresenta circa il 88% in volume (85% nel caso della scotta) del latte utilizzato.

Il carico inquinante del siero è tra 60.000 e 80.000 mg/l di COD mentre quello della scotta è di circa 45.000 mg/l.

Il siero si differenzia notevolmente nella sua composizione, condizionando le scelte tecniche di trattamento in funzione principalmente di:

·Origine animale (vacca, pecora, bufala, capra);

·Tipologia di produzione casearia;

·Processo tecnologico utilizzato che determina lo sfruttamento del latte e la resa;

·Metodo di conservazione e trasporto.

Da ciò discende che i valori corretti e certi di composizione del siero possono essere noti solo se rilevati all’arrivo nell’impianto di trattamento finale.

Sia il siero sia la scotta quando non riutilizzati come sottoprodotti sono a tutti gli effetti da considerarsi rifiuti speciali e sottoposti a specifiche norme per il trattamento, il deposito temporaneo, il trasporto e lo smaltimento.

Siero, scotta , latticello, acque di lavaggio ecc.. Costituiscono le tipologie principali dei reflui di un caseificio che per il loro contenuto di materia organica, sali minerali e tensioattivi non possono essere ne’ mandati in fognatura ne’ sversati in acque superficiali ne’ sparsi sui terreni agricoli ma devono essere avviati alla depurazione con importanti costi per il caseificio;

Tradizionalmente nelle regioni italiane a forte vocazione zootecnica il siero di latte viene anche utilizzato per l’alimentazione dei suini (dove presenti). Al Centro e Sud Italia, dove gli allevamenti di maiali sono piuttosto scarsi, il siero viene spesso smaltito in modo irregolare;

Nelle zone a vocazione agricola e di produzione lattiero casearia spesso i terreni agricoli sono già abbondantemente arricchiti dallo spargimento dei liquami zootecnici rendendo impossibile lo spargimento dei reflui dei caseifici;

Il carico organico di un piccolo caseificio che produce 20 m3 di reflui al giorno causa un inquinamento paragonabile a quello di una popolazione di circa 10.000 abitanti equivalenti